lunedì 1 ottobre 2012

Chiacchere da bar sull'arte

Oggi vorrei proporvi una riflessione sulla differenza che passa tra l'arte figurativa e l'arte astratta.

La domanda da porsi é la seguente: - "Perché esiste l'arte figurativa?"
Semplificherò dicendo : - "Per rappresentare il vero".

Ulteriore domanda é questa: - "Perché esiste l'arte astratta?"
Così afferma il pittore spagnolo A.Tàpies: - “L'arte astratta nasce dal tentativo di rendere l'arte stessa indipendente da ogni rapporto con gli aspetti della realtà come noi la vediamo. In principio l'arte astratta fu una straordinaria conquista, nella misura in cui rivelò che l'arte può prescindere dalla imitazione della realtà, e che può attingere una propria forza espressiva attraverso un puro gioco di colori e di forme."

Le parole d'ordine potrebbero essere quindi: "indipendenza dagli stili e unicità"

Continua Tàpies nella sua risposta: - "Ma gli stessi surrealisti si accorsero, poi, che tale arte era mutilata, aveva un limite “autopunitivo”, poiché ricercava degli effetti solamente ottici. E direi che tale limite si manifesti soprattutto nelle opere di tendenza geometrica”.

Aggiungiamo quindi la parola "limitata". Ed è così che l'arte astratta nacque per rispondere ai limiti dell'arte figurativa e la surrealista a quelli dell'astratta.





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